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UEB Cividale, Micalich: “La Coppa Italia era un obiettivo venuto cammin facendo. La squadra è arrivata col fiato corto e ha fatto quello che ha potuto”

di Alessio Galetti

La UEB Cividale non riesce a riscattarsi dopo il ko di Rimini e perde in casa contro Avellino, che si impone al PalaGesteco con il punteggio di 75-82. Davide Micalich, presidente della Gesteco, è intervenuto al termine della gara:

“Partita brutta, la squadra è arrivata corta e con poco fiato, ma ha fatto quello che ha potuto. È stato bello riabbracciare Dell’Agnello, Avellino ha vinto con merito. Noi siamo partiti malissimo, la squadra ha provato a dare quello che aveva. Per noi Marangon è un giocatore decisivo perchè dà equilibrio a tutta la squadra, Mussini è la nostra bestia nera. Quando ho visto che non ce l’avrebbe fatta ho preso paura, la squadra non ha mai dato l’impressione di rimontare. Ci giochiamo l’accesso alla Coppa Italia dopo una lunga rincorsa, abbiamo una settimana intera per preparare la partita di Cremona. Alla fine ho visto Mastellari zoppicare, mi auguro non sia niente di grave. C’è poco da recriminare, adesso dobbiamo rimetterci in pista. La Coppa Italia era un obiettivo venuto cammin facendo, non cambiano i nostri piani a livello di obiettivi. Probabilmente anche al top avremmo faticato a vincere oggi, dobbiamo ricominciare a macinare e ad allenarci. Oggi è mancata un po’ di energie”.


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