UEB Cividale, le 3 sorprese del 2025
Il 2025 volge al termine e anche per la UEB Cividale è tempo di bilanci. L'anno prossimo alla conclusione è stato ricco di emozioni di ogni genere e sorta, dalla letale rimonta subita da Forlì ai playoff alla storica vittoria della Supercoppa a settembre. In un viaggio da considerarsi assolutamente positivo, quali sono state le migliori sorprese all'interno della compagine ducale?
FRANCESCO FERRARI E LEONARDO MARANGON, I RAGAZZI TERRIBILI
Pochi nella categoria, per non dire nessuno, possono contare sulla presenza in roster di due giovani giocatori italiani determinanti come Francesco Ferrari e Leonardo Marangon. Il trionfo all'Europeo U20 è stato solo l'inizio dell'esplosione dei due classe 2005, ai quali in estate il club ha deciso di affidare il ruolo di protagonisti assoluti consegnando loro un posto fisso nel quintetto. Fiducia prontamente ripagata. Se il primo sta facendo innamorare tutti anche al piano più alto e sembra pronto a spiccare il volo verso nidi più prestigiosi, il secondo si sta rivelando un'autentica macchina difensiva in grado di disinnescare le bocche di fuoco più temibili della categoria. 20 anni ciascuno, solo 40 in due. Il futuro è nelle loro mani.
LA CONTINUITÀ DI MASTELLARI E BERTI
Grande potenziale, poca continuità. Frase mantra nelle carriere di Martino Mastellari e Matteo Berti, apparsi spesso in grado di spostare gli equilibri con le loro giocate ma troppo poco stabili a livello prestazionale. La chiave della scalata operata dalla Gesteco nell'ultimo periodo è stata invece la continuità di rendimento dei due, chiamati a fare quel salto di qualità necessario a dimostrare di essere qualcosa in più di un indecifrabile "what if". La stagione cividalese passa dalle loro mani e, se dovessero rispettare quanto fatto vedere negli ultimi messi, la squadra di coach Pillastrini potrà divertirsi.
EUGENIO ROTA
È ormai quasi ridondante ricordare come il capitano sia l'uomo simbolo della Gesteco, colui che ne incarna a pieno i valori data la presenza in rosa dalla data di nascita della società. La prima parte della stagione 2025/2026, però, sta evidenziando come il classe '99 stia avendo una crescita tanto inaspettata quanto determinante. Alla frizzantezza che gli è propria da sempre, Rota ha dimostrato di aver affinato le doti da play riuscendo a calarsi ancora meglio all'interno della filosofia di gioco propria della squadra. Aggiungici poi una pressione difensiva martellante e il solito carisma in grado di accendere il PalaGesteco con un gesto. La UEB sta riscoprendo in Eugenio Rota qualcosa di più che una semplice bandiera.