UEB Cividale, contro Cantù per scrivere la storia: la parabola ascendente dei friulani
Non è una giornata come le altre per la UEB Cividale, che alle ore 20.45 affronterà Cantù nella finale di Coppa Italia A2. Un appuntamento più unico che raro per la squadra di coach Stefano Pillastrini e del presidente Davide Micalich, che si è conquistata la possibilità di giocarsi un trofeo cosi importante dominando la semifinale contro Rimini, sconfitta con il punteggio di 66-94. Una prova di forza e di grande maturità per i friulani, che hanno controllato il match contro i romagnoli per tutto l'arco dei quaranta minuti e si sono meritati l'accesso alla finale, che potrebbe essere il giusto riconoscimento di una stagione ben al di sopra delle aspettative.
L'avversario dell'ultimo atto è Cantù, che in campionato ha vinto l'ultimo confronto grazie a una tripla allo scadere di Valentini. Ma la Gesteco sa di avere tutte le carte in regola per poter portare a casa la gara: serviranno il miglior Redivo, il talento e l'esperienza di Lamb, la grande capacità di leggere le situazione di Dell'Agnello, ma soprattutto servirà essere squadra, che è l'elemento che ha contraddistinto i friulani in questa stagione. Indipendentemente dall'esito finale, questa squadra è già entrata nei cuori degli amanti della pallacanestro: da cinque anni a questa parte la società, guidata dal presidente Micalich, ha svolto un lavoro eccezionale sotto tutti i punti di vista e si merita un'opportunità di questo prestigio. Dalle finali di Coppa Italia di Serie B ad oggi, questa giornata è una sorta di una chiusura del cerchio, anche se è certo che questa squadra continuerà a lavorare con un'ambizione fuori dal normale.
Appuntamento a questa serata, nella quale servirà anche il supporto della Marea Gialla, che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra di Pillastrini e che, di certo, non lo farà mancare oggi. La speranza è che la UEB Cividale possa essere la regina della Coppa Italia A2, ma non c'è da dimenticarsi dell'impresa sfiorata dall'Apu Udine, che se avesse vinto la semifinale avrebbe regalato una finale da sogno. Quel che è sicuro è che la pallacanestro friulana è in grande crescita e la finale dei gialloblu e il primo posto in classifica dei bianconeri ne sono l'assoluta testimonianza.