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Udine, che prova di forza a Verona! E non si è ancora visto il vero potenziale dell'Apu...

di Alessandro Vescini

L'Apu Old Wild West Udine vince, convince... stravince a Verona. Una gara indirizzata sui binari giusti fin dai primi minuti con Hickey che ha fatto vedere a tutto il palazzetto di avere già la mano calda (10 punti dopo neanche metà parziale) portando i bianconeri su un vantaggio di dieci lunghezze dopo appena cinque minuti. Coach Ramagli chiama il timeout per provare a far rientrare i suoi ma Pini trova benissimo Alibegovic nell’angolo che spara la prima delle sue sette triple della serata. Il resto della gara c'è poco da raccontare, se non un monologo a tinte bianconere sia in fase offensiva che difensiva. 

Una prova di forza travolgente dell'Apu che spaventa... le altre. I primi equilibri del campionato si stanno formando e sembra che solo Rimini e Cantù possano essere in grado di tenere il ritmo di Udine. Manca Stefanelli? Non è un problema. Solo adesso Pini sta giocando almeno dieci minuti? Stesso discorso. Il roster lungo e di altissimo livello non fa pesare troppo a coach Vertemati le assenze e gli permette di studiare diversi quintetti tipo a seconda dell'avversario. 

Poi c'è Hickey, l'americano più forte di questo campionato. Determinante e a tratti trascinante, è l'arma in più che è mancata ai bianconeri la scorsa stagione quando serviva chi ti risolveva la partita da solo. La cosa positiva però è la sensazione generale. Quella che c'è al momento nella testa di tutti, tifosi friulani e avversari: ma questa Apu non ha ancora raggiunto il suo vero potenziale. E quando accadrà? Ora non ha senso pensare troppo in là ma una cosa è certa: quest'anno, forse più che mai grazie anche alla nuova formula del campionato, veramente si può costruire un percorso importante per un salto di categoria. 


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