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La UEB Gesteco sbanca Livorno (66-82) e va in semifinale

di Stefano Pontoni

La UEB Gesteco Cividale sbanca per 66-82 il PalaModigliani, casa della Libertas Livorno, in gara 3 dei quarti di finale dei play-off di serie B e accede alle semifinali al via sabato 28 maggio in via Perusini.

La Libertas comincia col piede giusto il terzo atto, dando l’idea di giocare a suo agio in casa propria. I labronici schizzano sul 7-0 al 2’ tirando 3/4 dal campo di squadra, ma il contro break immediato di 0-8 timbrato da capitan Chiera e Battistini conferisce alla UEB Gesteco il primo vantaggio esterno sul 7-8 al 3’ senza dovere scomodare un time-out del Pilla. Si va avanti sul filo dell’equilibrio finché Rota spara una tripla con fallo incorporato (15-20 all’8’), Cassese fa 3/3 ai liberi dopo fallo subìto (17-23 all’8’) e ancora Cassese insacca dai 6,75 il 17-26 al 9’. La UEB Gesteco continua a martellare il cesto avversario anche in avvio di seconda frazione. Con Paesano, soprattutto, ed Almansi.

Il lungo segna dall’arco due volte, mentre l’esterno infila cinque “pezzi”. Il prodotto è il +19 toccato in due occasioni: sul 18-37 al 12’ e sul 20-39 al 13’. Ma è ancora lunga. L’attacco dei gialloblù si inceppa e comincia la risalita livornese. Il -7 dei padroni di casa si registra sul 34-41 al 17’ e sul 36-43, risultato con cui si va al riposo. Si apre il secondo tempo con l’uno contro zero di Mouaha (36-45 al 21’), però dall’altra parte Casella prosegue nel suo personale show dai 6,75: 39-45 al 21’. Livorno risale la corrente sul -4 (41-45 al 21’) e il PalaModigliani si incendia. Tocca a Miani gettare acqua sul fuoco dall’angolo (41-48 al 22’) e da lì la UEB Gesteco riprende fiducia, offensivamente parlando. Battistini si fa sentire su entrambi i lati del campo. Paesano è una sentenza piedi per terra. Mouaha in campo aperto è devastante. Il risultato è 44-61 al 27’, prima che Livorno ricucia sul 49-61 al 30’. Comincia l’ultima frazione, è c’è un’altra sgommata ducale. Battistini completa un coast to coast per il 49-65 al 32’. Ci provano i labronici a riavvicinarsi, ma il tentativo si arena sul 58-69 al 35’. Perché sul capovolgimento di fronte Cassese spara la tripla dall’angolo del 58-72 al 36’ che sa tanto di pietra tombale. Finisce, appunto, 66-82 con la truppa del Pilla a prendersi i meritati applausi sotto lo spicchio occupato dai tifosi ducali.