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L'Apu attesa da Forlì per un posto alle Final Four di Supercoppa

di Francesco Paissan

Ne sono rimaste otto, le “promosse” della Supercoppa che, pur rimanendo sempre preseason, può già dare delle ottimistiche indicazioni alle squadre che sono uscite con il primato dai propri gironi. Nel caso dell’Apu c’è di che restare soddisfatti guardando le prime tre uscite stagionali contro formazioni della prossima A2, Ferrara sì ma soprattutto Mantova e Verona. I quarti di finale portano in dote un’altra delle formazioni più interessanti del Girone Est, vale a dire Forlì. La squadra romagnola ha chiuso al primo posto, senza troppi problemi, il girone bianco, superando Ravenna (98-72, Marini 23), Imola (81-71, Rush 21) e Piacenza (71-57, Benvenuti 12) con parziali che hanno permesso loro di vantare una miglior quotazione canestri e di aggiudicarsi il privilegio di giocare in casa il quarto di finale.

Forlì è una squadra profondamente cambiata rispetto allo scorso anno, con sette nuovi innesti dei quali quattro nel quintetto titolare. Accanto a Marini, unico “superstite”, sono arrivati due italiani come Ndoja e Bruttini e due USA, Maurice Watson e Erik Rush. Ndoja, italiano naturalizzato ma nativo di Scutari in Albania, l’anno scorso ha giocato a Tortona, nello stesso girone in cui ha giocato Bruttini che era invece di casa a Capo d’Orlando, con il quale ha perso la finale playoff contro Treviso. Maurice Watson, uno dei due americani, è una point-guard che giunge in Italia dopo una importante stagione in Olanda dove, con il ZZ Leiden, ha disputato anche la FIBA Europe Cup risultandone il miglior assistman del torneo. Erik Rush è invece giocatore ben più conosciuto in Italia, con l’ultima esperienza trascorsa a Brindisi in A1 con cui ha raggiunto i quarti ai playoff e la finale di Coppa Italia. Alla panchina, oltre a Giachetti e Oxilia, quest’ultimo fermo in infermeria ma in fase di recupero, sono stati aggiunti Kaspar Kitsing, estone classe 2001 in arrivo da Trento, Lorenzo Benvenuti da Bergamo e il tiratore Danilo Petrovic, visto a Montegranaro lo scorso anno.

Il cambio più importante Forlì lo ha però fatto in panchina, chiamando Sandro d’Agnello al posto di Marcelo Nicola. D’Agnello, ex-giocatore di grande livello e apprezzato allenatore in diverse piazze, lo scorso anno ha guidato con grande successo Bergamo fino alle semifinali playoff, uscendone sconfitto contro la Capo d’Orlando di Bruttini. Forlì rappresenta dunque un’altra sfida impegnativa dopo un girone già probante. In questo momento a contare però, oltre ai risultati, sono anche le energie, da risparmiare il più possibile in vista dell’avvio del campionato. Per coach Ramagli ci sarà un altro match interessante, di fronte al quale la sua squadra potrà mettere in mostra i propri valori, fin qui già apprezzati nelle precedenti tre sfide.


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