Italbasket, Banchi: "Ferrari e Cividale meritano la convocazione"
Sta per arrivare l'atteso esordio di Luca Banchi sulla panchina della Nazionale italiana di basket: domani l'Italbasket giocherà a Tortona contro la nazionale dell'Islanda una gara valida per le qualificazioni ai Mondiali 2027. L'ex allenatore di Olimpia Milano e Virtus Bologna, tra le altre, che ha voluto al suo fianco tra gli assistenti anche il coach dell'APU Old Wild West Udine Adriano Vertemati, ha raccontato le proprie sensazioni in un'intervista al Corriere dello Sport: "Molto positive, è l’inizio di un nuovo percorso. Lo spirito del gruppo è quello di cui avevo sempre sentito parlare. Ragazzi che vogliono la maglia azzurra, felici di stare insieme. Di tempo a disposizione ce ne è poco, lo sappiamo e affrontiamo l’Islanda che ha 9 dei 12 convocati che erano insieme all’Europeo mentre noi siamo un gruppo diverso. Insomma siamo a due poli opposti. Impostare subito un’idea di gioco è difficile. Ma sento la grande partecipazione di tutti e tanto interesse. E questi sono concetti non negoziabili che ci daranno forza".
Il commissario tecnico originario di Grosseto può vantare su un gruppo con un background diverso, che unisce l'esperienza di veterani con la freschezza della gioventù di giocatori come Francesco Ferrari della UEB Cividale: "È bello e riempie d’orgoglio vedere il clima che si è instaurato. C’è una gerarchia ovvio, ma i più anziani, penso a Della Valle, a Tonut, a Tessitori ad esempio, sono prodighi di consigli e spiegano ai più giovani il peso della maglia azzurra".
In questa finestra dedicata alle nazionali potrebbe arrivare l'esordio anche per Ferrari, già convocato a inizio anno da Pozzecco senza però scendere in campo. Si tratta dell'unico giocatore di Serie A2 presente nel roster, una categoria che però Banchi segue con attenzione: "Ci sono meno stranieri e un livello alto. Ho convocato Ferrari, lo merita. E lo merita Cividale, un club che ha un ottimo coach come Pillastrini e un progetto dove i giovani trovano spazio".
All'ex selezionatore della nazionale lettone viene chiesto un risultato importante, che per la nazionale senior manca da troppo tempo: "Non è facile vista la grande concorrenza che ha allargato il numero delle nazionali di valore. Stiamo gettando le basi per il futuro, lavoriamo pensando fino al 2029, ma non ci tiriamo indietro. C’è da lavorare, noi, le leghe e le società. Chiedo a tutti di impegnarsi per investire sui settori giovanili, sulle strutture e dare valore agli istruttori, ai formatori, agli allenatori".