GSA, ostacolo sardo da superare
Gara da vincere, per arrivare a quota 32 e mettere in ghiaccio il discorso legato alla qualificazione playoff.
La gara di Jesi ha lasciato luci ed ombre: brava Udine a tenere la barra a dritta, contro un’avversaria in chiara difficoltà che ha giocato una partita gagliarda fino a quando le limitate rotazioni (praticamente senza americani, uno dei quali in recupero e l’altro in rottura prolungata) hanno permesso a coach Cagnazzo di giocarsela. Ombre legate alla mancanza, ancora, di quell’istinto killer visto, ad esempio, a Cento contro la Baltur.
Di scena sabato sera, ore 20:30, la Hertz Cagliari. Giovanissima franchigia fondata nel 2017, la Dinamo Academy è in pratica una società satellite dell’omonima (Dinamo) Sassari, con lo scopo di far crescere prospetti ancora non maturi per la massima serie. Una specie di formazione da ‘Development’ con, in tutta onestà, meno fondi e talento.
La Hertz iniziava malissimo il campionato, inanellando sconfitte in sequenza; a quota due punti, la dirigenza decideva di esonerare Paolini ed affidarsi ad Alessandro Iaccozza, suo vice, proprio alla vigilia della gara d’andata contro Udine.
Oggi Cagliari di punti ne conta 14 e lotta per evitare retrocessione e playout; ha subìto qualche sconfitta di troppo sul filo di lana, è insomma formazione insidiosa se sottovalutata. Nelle ultime cinque gare vanta un 1-4 (unica vittoria, di un punto a Cento); un paio di sconfitte pesanti (-13 contro Verona, -24 a Imola) ma, ci ripetiamo, guai addormentarsi.
La coppia americana trascina la formazione sarda: il play Miles ed il lungo Johnson mettono a referto quasi 38 dei 78 punti medi di squadra; Johnson è secondo per rimbalzi totali (9.1) e difensivi (quasi 4); Rullo invece, autore di 13 punti a partita, è leader nelle palle perse (3,5 a gara); assieme al georgiano Janelidze, ex Trieste ed arrivato in corsa, questi tre giocatori costituiscono la maggior parte del fatturato offensivo della formazione isolana.
Perso per la stagione il centrone di riferimento Matrone, Iaccozza riabbraccerà sabato sera il nostro Ous Diop per la quarta gara della stagione, disputata in coabitazione fra Sassari e Cagliari. Bucarelli ed Allegretti completano le rotazioni di squadra, decisamente limitate (rispetto a Udine) come spesso succede per le formazioni della ‘side B’ nella classifica.
All’andata si consumò, davanti agli occhi del vostro povero Scriba accorso al vetusto PalaPirastu, una gara dai contorni tragicomici: Udine avanti di oltre venti lunghezze già nel primo tempo, smette di giocare e viene doppiata da un Johnson eccellente ed un Rullo mai domo. Ad un certo punto, sul -7, la truppa di Cavina sembrava andare incontro ad un destino segnato: ci vollero una tripla dall’angolo di capitan Pinton e soprattutto il buzzer beater dall’arco di Spanghero a tempo quasi scaduto per riallacciare il punteggio. La GSA poi vinse sull’abbrivio, 94-99 al 45’.
Dopo la gara attendemmo quasi 40’ per sentire le parole del coach; ci parlò per 40’’ netti, devastato dalla tensione e non avemmo cuore di porgli alcuna domanda. Capimmo di trovarci all’inizio della fine nella sua avventura bianconera: ed ancora oggi sostengo come le sue capacità siano indubbie, ma forse si è venuto a trovare al posto sbagliato in un suo momento emozionalmente sbagliato.
Passato: oggi tutti con coach Martello. Domani sera fischiano Caforio, Materdomini e Mottola. In un Carnera ancora da soldout questa volta chi vi scrive marca visita, attratto a Duesseldorf dal lavoro che lo sostiene e che ama. Al palazzo il nostro Stefano Pontoni curerà la diretta testuale.