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GSA, Biella conquista il fattore campo: 1-1

di Franco Canciani

La peggiore GSA dell’anno concede campo e scena a Biella: dopo 15’ si era 20-38. Inutile la rincorsa bianconera, più di cuore che tecnica: l’Edilnol vince meritando, e si porta a casa il fattore campo. Che potrebbe sfruttare nelle prossime due gare interne.

Udine non può pretendere. Non può pretendere di vincere tirando i liberi col 75%. Non può pretendere di portarla a casa perdendo per quattro volte la maniglia su rimbalzi conquistati, neanche contestati, pagando con dieci punti subìti. Non può pretendere che, come in gara-1, l’avversaria parta male e arrivi così così.

Biella gioca la partita perfetta: Carrea capisce come la coppia americana di Martelossi sia il nucleo decisivo per Udine: nei primi venti minuti li tiene al largo, li taglia fuori dal gioco, li costringe a tiri forzatissimi. Risultato: zero punti per Simpson, tre per Powell.

In tutta questa devastazione, Udine mette in campo un terzo periodo super (21-10) portandosi a due possessi di differenza; Powell e Penna sbagliano i primi due tiri del quarto finale, Wheatle (2+1) e Sims no e la GSA si ritrova a -9.

Ma non è finita: l’A.P.U. trova la forza per rifarsi sotto: una tripla di Sims, da metà campo, allo scadere del tempo utile rappresenta però, assieme ad alcune bestialità offensive di Simpson, Spanghero e soci l’epitaffio per la gara.

Udine perde dieci palloni, è sconfitta (episodio più unico che raro) nella lotta ai rimbalzi; subisce il 53% da tre di Biella, con gli acuti (100%) di Antonutti (4/4) e Sims, appare intorpidita di fronte ad un’avversaria sveglia e pronta. La sconfitta è ovvia conseguenza.

Dirò di più: per una Biella che gioca così bene, la GSA fa talmente male da dimostrare quanto (potenzialmente) superiore sia dato che nel secondo tempo riesce a rimanere sempre in scia. Quindi? Quindi la pallacanestro è sport semplice, dove basta segnare e non farlo fare all’avversaria per prevalere. Udine tira male (non parlo solo delle percentuali, soprattutto delle scelte), permette spesso alle bocche da fuoco avversarie campo aperto e ciò che ne consegue lo capite anche voi.

Io di stasera non salvo nulla. Non salvo la disposizione mentale dei bianconeri; non salvo il playmaking di Penna e Spanghero; non salvo il poco coraggio con cui qualche giocatore ha preferito riaprire il gioco in transizione piuttosto che continuare in penetrazione a difesa avversaria sbilanciata. Non salvo nemmeno il coaching di Alberto, che oggi purtroppo viene sconfitto decisamente dal collega.

Anzi, salvo una cosa: il cuore che Martelossi, Paolo e Jerome, i ragazzi ci hanno messo ad un certo punto. Purtroppo il basket è anche tecnica, e stasera da questo lato prevale nettamente la formazione piemontese.

Non salvo nemmeno il time-out di Carrea sul +8 a pochi secondi dalla fine: di cosa doveva parlare, se non di una gara ormai stravinta? Ci sono tanti allenatori estremamente ‘accesi’ in panca, a cominciare da Demis per terminare con Cagnazzo. Michele Carrea però esagera, spesso: su un fallo di Saccaggi fa il diavolo a quattro, tanto che è proprio il playmaker massese a calmarlo. In altra occasione ci pensa Simpson a consigliargli più miti decisioni, quando ancora protestava per un fallo accaduto, a suo dire, due azioni prima. Stasera vince, bravo lui; gli àuguro di continuare a conservare l’occhio benevolo della dea della pallalcesto. La quale, glielo sussurro, capricciosa com’è spesso maltollera i manieristi.

Si scherza. Coach Michele è tecnico di sicuro talento, che sicuramente vedremo su palcoscenici importanti.

Adesso la carovana si sposta a Biella, dove giovedì va in scena gara-3. Udine ha le carte in regola per invertire la tendenza, facendo meglio di come, stasera, nel quarto periodo ha riconsegnato l’inerzia in mano a Biella. Quando si dice la sportività.

Ultima cosa: avrete apprezzato il fatto che non abbia menzionato le assenze friulane. Questo solo perché ritengo che anche senza Ale e Riki si sarebbe potuto portare a casa la gara.

Onore a Biella. Ma si deve lottare: uscire subito sarebbe un delitto, in presenza di una serie A1 2019-20 tutta da scrivere. Vedasi l’esclusione dell’Auxilium decisa oggi.


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