Chi arriva, chi (ri)parte...
C’è un Alessandro Amici che arriva e può inserirsi a meraviglia nel meccanismo Apu Gsa elaborato da una sua vecchia conoscenza, quell’Alberto Martelossi che già lo ha allenato a Ferrara e a Mantova. Sulla pagina Facebook dell’Apu è apparso, subito dopo l’ufficializzazione del nuovo acquisto, un video in cui il nuovo giocatore bianconero infila triple a ripetizione, collezionando un 7/9 in una partita persa dalla sua Leonis Roma contro Treviglio. Il profilo del giocatore è certamente interessante e lo delinea proprio Martelossi in una sua dichiarazione al Messaggero: “Alessandro è un atleta versatile che può giocare in più ruoli, ha diverse qualità e un tiro efficace pur non essendo un tiratore puro; può sfruttare la fisicità contro gli esterni e la velocità d’esecuzione invece quando affronta avversari nel ruolo di quattro. Ci ha colpito molto la sua voglia di intraprendere questa esperienza con noi. È consapevole che partirà da una posizione defilata in una squadra già costruita e ben compatta, ma ha dimostrato fin da subito grande entusiasmo e ritengo che porterà un contributo migliorativo al nostro gruppo”. Amici andrebbe a occupare il ruolo di ala in maniera completa, diventando potenzialmente un sostituto di Cortese o Nikolic così come di Powell. Si può inserire sia come tiratore (5,87 tentativi da tre a partita nel girone Ovest con il 33% realizzativo) sia come realizzatore puro visti gli oltre 14 punti a partita di media. Amici è anche un giocatore “cattivo” nel senso buono della parola, così come lo definiva anche Boniciolli nell’anno alla Fortitudo. Udine avrà un giocatore che non si tira indietro nei momenti di “lotta”, un giocatore grintoso, talvolta ai limiti dell’esagerato. Nel caso migliore possibile Amici diventa un “bel problema” per Martelossi, costringendo il tecnico a decidere per una titolarità dell’italiano in sostituzione ad altri nomi importanti.
C’è un Salvatore Genovese che parte (riparte) verso la Firenze dalla quale era arrivato a inizio anno. Per il numero 11 dell’Apu i minuti in campo non sono mai stati troppi, complice forse una condizione fisica non perfetta, complice forse l’arrivo da una serie inferiore. Il suo massimo, per punti e minuti, è arrivato contro Imola in una partita giocata senza americani nella quale il suo apporto si è rivelato decisivo. Sono stati i migliori momenti per Genovese con la casacca bianconera e sono quelli che ricorderemo con più piacere. A Firenze ritroverà un ambiente che lo ricorda con affetto per la stagione passata, una squadra in corsa sia per il campionato sia per la Coppa Italia (nella quale Genovese potrebbe già esordire) e pure una vecchia conoscenza dell’Apu, quel Gino Cuccarolo che, dall’alto dei suoi 2 metri e 22, non ha lasciato un fulgido ricordo tra i tifosi friulani. Impossibile però non provare un po' di affetto per un giocatore che, nonostante tutto, ha risposto presente in alcune circostanze difficili per l’Apu (Imola e Cagliari sulle altre), non mancando mai di “sventolare asciugamani” nei momenti lontano dal campo. È sopravvissuto a Cavina e ora riprende le valigie in mano per rientrare nella “sua” Firenze dove troverà una dimensione a lui forse più congeniale. Un in bocca al lupo ci sta tutto infine, sia per un Amici ancora da “scartare”, sia per Genovese pronto a rivestire il viola.