Buoni e cattivi: i top e i flop del 2024 dell'Apu Udine
L'annata sta per concludersi ed è arrivato il momento dei bilanci: per l'Apu Udine è stato un 2024 in crescendo, con un finale di stagione scorsa nel quale ci si aspettava qualcosina di più ma di fronte a un Hickey scatenato è stato difficile competere e un inizio di quella nuova che sta regalando molti sorrisi ai tifosi bianconeri. In questi dodici mesi ci sono stati degli alti e dei bassi importanti, vediamoli insieme.
TOP
Mirza Alibegovic: il nuovo capitano bianconero si è distinto in questo 2024 per prestazioni di vero realizzatore. Un cecchino dall'arco ma soprattutto un leader carismatico in campo, capace di accendere il Carnera nei momenti decisivi e trascinare la squadra quando in difficoltà (come successo in gara 3 della serie playoff con Cantù). La nuova stagione ha visto un Mirza in crescendo, che sia di buon auspicio per il 2025.
Lorenzo Caroti: annata da top player per il 7 bianconero che raramente ha sbagliato una partita, anche quando il suo fisico gli chiedeva un po' di riposo. Coach Vertemati non si priva mai di lui e, anche quando a Udine è arrivato un marziano come Hickey, Lorenzo ha saputo trovare il suo ruolo ritagliandosi lo stesso lo spazio per essere protagonista.
Adriano Vertemati: i primi mesi per conoscerlo e tutto il 2024 per gustarcelo. Il coach si conferma come uno dei migliori allenatori in circolazione nel panorama della pallacanestro italiana. Se una squadra vuole ambire alla promozione, sicuramente pensa a lui. Udine se lo gode in attesa di una seconda parte di campionato scoppiettante.
FLOP
Marcos Delia: meno guerra sotto canestro e maggior lavoro di rifinitura e intelligenza cestistica. L'argentino aveva un mix di caratteristiche ideale per l'idea di pallacanestro di coach Vertemati. Eppure nulla ha funzionato con lui, a tal punto che l'arrivo a stagione in corso di Cannon lo ha messo ai margini del progetto. Un mistero il suo non rendimento.
Jason Clark: un giocatore di sistema in grado di far girare la squadra, mettere in condizione i compagni e trasformarsi in realizzatore quando era necessario. Tutto bello, fino a gennaio. Poi gli infortuni lo hanno frenato facendogli terminare in anticipo la stagione. Proprio nel momento decisivo...
Infortuni: i problemi fisici. Troppi. La situazione Clark aveva "scottato" l'ambiente l'anno scorso ma in questo inizio di campionato la sfortuna non ha abbandonato l'Apu. Prima Pini, ora Stefanelli (senza contare un Caroti acciaccato in mezzo). Che il 2025 sia benevolo con Udine.