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Apu Udine, Ramagli: "Ci siamo arresi, dobbiamo capire il perché di questo atteggiamento remissivo"

di Stefano Pontoni

Fallimento su tutti i fronti, la commenta così coach Ramagli in conferenza stampa: "Piacenza aveva una serenità e una leggerezza che non era quella che avevamo noi. La sensazione per tutta la gara, anche quando erano avanti di pochi punti, è che se avessero dato la spallata decisiva alla gara per noi non ci sarebbe stato nulla da fare. Dobbiamo quindi rendere merito ad una squadra che ha dimostrato di esserci superiore e di meritare di starci davanti in classifica. Noi pensiamo una squadra da Eurolega e invece facciamo fatica in A2, abbiamo la testa piena di pensieri e preoccupazioni. Buttiamo via delle partite e poi non siamo in grado di reagire, di assumersi le proprie responsabilità. Oggi abbiamo giocato con un atteggiamento quasi di sorpresa per non essere sopra di 20 punti, non siamo né il Real Madrid né il Barcellona. Abbiamo delle qualità ma oggi non siamo stati in grado di metterle in campo né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista fisico ma soprattutto nemmeno dal punto di vista mentale e caratteriale. I tifosi si incazzano perché vedono una squadra che gioca con arrendevolezza, questo è un atteggiamento che non ci deve appartenere. L'allenatore sono io e quindi la responsabilità di questi risultati è mia.

Voglio capire il perché di questo atteggiamento remissivo, non è comprensibile essere una squadra che pare andare sempre al patibolo. Oggi giocavamo contro una buona squadra e ci siamo considerati già sconfitti in partenza. Dobbiamo avere il desiderio di battere Piacenza e invece ci siamo arresi. La classifca è quella che ci meritiamo. Dobbiamo ribellarci, non accettare passivamente questa situazione".


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