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APU Udine, per il playmaker serve pazienza: poche opzioni, Hickey unico nome concreto

di Gabriele Foschiatti

All'APU Udine manca un solo tassello per completare il proprio roster. La squadra di coach Adriano Vertemati è pressoché al completo: il reparto italiani si può dire chiuso, resta solo da capire se Gianmarco Arletti resterà come undicesimo, come pare, o se andrà in prestito. Per quanto riguarda gli stranieri l'arrivo di Xavier Johnson colma di fatto il vuoto lasciato da Jalen Cannon sotto le plance e per caratteristiche ricopre quello di Raphael Gaspardo, fresco di firma con Forlì. Rimane ancora uno slot USA da colmare con quel "Mister X" che la società bianconera in un post sui social ha posizionato nel ruolo di playmaker titolare.

Per chiudere i 10 (o gli 11, se Arletti dovesse restare) manca infatti solo un regista, identificato da Vertemati in un giocatore "abile nell'uno contro uno, anche senza blocco". Un fromboliere, per recuperare ancora una volta il celebre identikit del presidente Pedone? Non per forza. Un palleggiatore, capace di colmare la lacuna ancora più evidente di questo roster, cui mancano portatori di palla. Nella passata stagione proprio il coach dei bianconeri si era trovato alle strette, complici gli infortuni di Clark e Caroti, con questo tipo di situazione e certamente vorrà evitare che si ripresenti. Arriverà quindi un giocatore abile nella creazione di gioco, tanto per sé quanto per i compagni, così da poter innescare i tanti tiratori a disposizione, due su tutti i nuovi arrivati Stefanelli e Ambrosin, ma anche di battere il proprio marcatore per trovare punti preziosi quando i giochi offensivi non funzionano.

Servirà pazienza per conoscere l'identità di "Mister X". Il mercato offre a oggi pochissime opzioni, la più concreta delle quali è ancora Anthony Hickey, di cui parliamo da tempo (clicca qui per leggere di più). Il giocatore visto nella passata stagione a Cantù porta in dote un talento offensivo fuori categoria, come ricordano bene i tifosi di UEB Cividale, APU Udine e persino Pallacanestro Trieste (29 punti nell'unica vittoria dei lombardi in finale); capace di segnare in ogni modo, lo statunitense viaggiava a 16 punti di media nei playoff, in cui distribuiva anche oltre 4 assist. In stagione regolare le medie erano ancora migliori: 18 punti e quasi 7 assist. Le attenzioni che le difese sono costrette a riservargli aprono spazi interessanti per i compagni e lui stesso è abile ad approfittarne per scaricare sul tiratore o innescare il movimento di palla che porta a quello che al di là dell'oceano chiamano "extra pass", l'ultimo passaggio che lascia con metri di spazio il tiratore e punisce il raddoppio della difesa.

Complice la carenza di alternative, il nativo di Hopkinsville potrebbe infine rivelarsi il profilo ideale. I suoi limiti difensivi potrebbero essere ben mascherati da coach Vertemati, che ha a disposizione un buon novero di giocatori versatili e difensori competenti. Lo statunitense paga infatti statura (180 centimetri) e impegno offensivo: per essere lucido in attacco spesso sacrifica qualcosa in difesa. E' però un giocatore dalla mano particolarmente lesta e dal QI cestistico molto alto, due caratteristiche che gli permettono di fiondarsi sulle linee di passaggio più azzardate per rubare palla e partire in contropiede. 

L'APU Udine non ha fretta di firmare l'ultimo tassello del puzzle, ma ha gli occhi bene aperti e di certo non ha intenzione di rimanere a guardare se sul giocatore dovesse muoversi qualcosa. Una scelta attendista dovuta alla ricerca di un profilo ancor più calzante dell'ex Cantù, magari più fisico così da soffrire meno in fase difensiva. Vertemati ha dichiarato che la squadra sarà pronta per la data del ritiro, il 13 di agosto, quindi c'è ancora parecchio tempo. Chissà che nel frattempo non venga a crearsi l'occasione giusta. 


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