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APU Udine, Pedone a Telefriuli: "Dobbiamo pensare partita per partita. A1? I proclami si fanno quando si vince"

di Mirko Mauro

Nella serata di ieri, il presidente dell'APU Udine Alessandro Pedone è stato ospite della trasmissione RePlay di Telefriuli, trattando diversi temi relativi a questa prima metà di stagione ormai andata in archivio. 

Il presidente della società bianconera comincia parlando dell'ottimo momento dell'APU, protagonista ormai da diversa anni della Serie A2 di pallacanestro: "Questo è il nono anno in cui siamo in A2, direi quasi che ci siamo trovati un po' troppo bene in questa categoria, ora è il momento di abbandonarla. Prima o poi ce la faremo e speriamo sia l'anno buono". 

Presidente anche tu segui sempre l'Udinese, ti vediamo spesso in tribuna. E' una stagione importante, con un tecnico neofita del campionato di Serie A, però si vede come alle volte delle idee nuove riescano a sfondare già al primo anno?

"A me Runjaic piace molto, ritengo che i Pozzo abbiamo fatto un lavoro importante per trovarlo e ci sta dando un calcio un po' più europeo. Ci si diverte, si sta annusando l'Europa che secondo me meritiamo e se non arriverà quest'anno si stanno mettendo le radici per lottare su questo fronte nelle prossime stagioni".

Domani ci sarà Como - Udinese. In tema pubblico, potrebbe essere un'idea quella di riservare qualche posto del parterre oro a qualche star, prendendo da esempio ciò che sta facendo il presidente del Como?

Dal presidente del Como dovremmo andare a scuola, ma nel nostro piccolo siamo fieri ad esempio di avere un pubblico che per più del 50% è al femminile. Questo dato ci rende unici sul panorama italiano". 

Ci possiamo aspettare un ultimo tassello per rendere il roster davvero vincente?

"Noi il roster vincente teoricamente ce l'abbiamo. Purtroppo anche quest'anno siamo stati colpiti dagli infortuni in maniera importante, perchè ormai giochiamo da due mesi senza Stefanelli che sarebbe la guardia titolare e giochiamo senza Pini, ovvero il pivot titolare. Sono tornato sul mercato prendendo Pullazi perchè è un giocatore che ci serviva. Ora vediamo cosa succede. E' chiaro che due rotazioni in meno pesano e se diventeranno stabili dovremmo guardare al mercato nuovamente". 

Runjaic ed Inler erano presenti al derby contro Cividale, hanno partecipato con emozione a questo grande evento. 

"Non è la prima volta che erano presenti al Carnera. Sia Runjaic che Inler li abbiamo visti più volte però è una costante, abbiamo un rapporto bilaterale. Noi andiamo a seguire l'Udinese e spesso giocatori e dirigenza dell'Udinese seguono noi."

Parlando di giocatori, possiamo fare un parallelismo tra Hickey e Sanchez? Sono i due uomini copertina?

"Si, anche per caratteristiche fisiche potremmo dire questa cosa. Su Sanchez, io ritengo che sia un giocatore che vada schierato perchè ha tantissimo da dire. Come Hickey per noi, è un giocatore imprescindibile". 

La tua APU è andata a vincere a Nardò. Questo non era così scontato, soprattutto dopo l'emozione del derby vinto. 

"Non era assolutamente un risultato scontato perchè Nardò è un campo difficile dove hanno perso in molti. Loro si sono appena rafforzati con due nuovi innesti perciò non era semplice. La squadra mi è piaciuta molto, è stata una gara di altissimo cinismo e di maturità. Contro una Nardò guerriera fino in fondo, i ragazzi mi sono sembrati molto tranquilli. Il risultato ci proietta a 34 punti, primi a pari punti con Rimini che ha avuto una battuta d'arresta a Forlì. Siamo stati bravi a tenere sempre il naso davanti, alla fine siamo riusciti a fare le difese fondamentali che ci hanno consentito di chiuderla". 

In caso di promozione, ci saranno degli investimenti per competere in uno scenario così difficile? 

"Quando prima dicevo che siamo ripartiti rifondando il basket udinese dalle categorie più basse, questo ci ha consentito di sedimentare non solo il pubblico ma tutti gli sponsor che abbiamo alle spalle e di avere una visibilità importante. Questo fa si che la squadra abbia una propria attrattività e in parallelo al progetto di rinnovamento del palazzetto fa si che siamo certi che potremmo fare una A1 di livello.". 

Alle porte ci sarà un altro derby che giocherete nelle finali di Coppa Italia, una dimostrazione di quanto sia alto il livello del nostro basket

"Noi la Coppa Italia l'abbiamo vinta tre anni fa, è sempre un piacere qualificarsi ed è un piacere vedere che ci siano due squadre friulane su quattro. Ci siamo noi, Cividale, Rimini e Cantù. Noi sfideremo Cantù mentre Cividale se la vedrà con Rimini che ha già battuto a domicilio e anche noi abbiamo già battuto Cantù. Speriamo di ripeterci e di mettere in scena una grande finale per tutti i friulani". 

Come vive certe partite come ad esempio quella di Livorno, dove si doveva per forza vincere e invece si è usciti "con le ossa rotte"?

"Livorno purtroppo è una macchia che abbiamo, non tanto per la sconfitta ma per come è arrivata la sconfitta. Siamo riusciti a riesumare dei grandi giocatori che se vengono messi in fiducia davanti ad un pubblico come quello livornese possono far male. Sono convinto però che se non avessimo perso quella gara, oggi non saremo qui a parlare in questo modo. Anche il derby d'andata l'abbiamo perso in maniera rocambolesca, con la squadra che era andata completa in bambola dopo essere stata in vantaggio anche di dieci punti. Quelle gare li le vivo in maniera incavolata, perchè la gara di Livorno l'avevamo davvero approcciata male. Sapevo che a Livorno sarebbe stata difficile perchè è un campo esplosivo. E' ndata così, ma ci teniamo stretti i nostri 34 punti". 

Come detto inizialmente, la vittoria di Nardò si può considerare la vittoria della maturità. Dopo gare come quelle contro Verona e Cividale dove c'è un grande dispendio di energia, era importante confermarsi su un campo così. 

"La vittoria di Nardò compensa la sconfitta di Livorno. Poteva ricapitare una situazione simile invece la squadra è stata molto brava. In questo turno in molti hanno perso, come Brindisi che ad esempio ha perso ad Avellino. Ci sono tante corazzate in questo campionato che però è davvero molto complesso. Dobbiamo pensare solo a noi, siamo ben costruiti, ci mancano due rotazioni importanti, sopperendo parzialmente alla mancanza di Pini con l'arrivo di Pullazi. Speriamo di recuperare chi abbiamo ai box e dobbiamo continuare a pensare di partita in partita. Quello che conterà sarà sempre portare a casa la vittoria. Se poi vinceremo, allora sarà il tempo dei proclami". 


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