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Apu Udine, l'ex Boniciolli sullo stato di salute: "Gli esami hanno escluso ogni problema"

di Francesco Maras

Dalle pagine de La Stampa, Matteo Boniciolli, ex coach di Snaidero Udine e poi di recente sulla panchina dell'APU, ha parlato dei suoi problemi di salute che l'hanno costretto a lasciare la Reale Mutua Torino a inizio febbraio: "Cosa è accaduto tra fine gennaio e inizio febbraio? È successo che io abbia lavorato per dieci giorni con l’influenza, non per la prima volta. E a un certo punto il nostro dottore ha preferito, per scrupolo, farmi fare un ecocardio di controllo: oltre a riscontrare un po’ di pressione alta, mi viene controllato anche lo stato dell’aorta, cosa che a inizio stagione non era stata fatta. Emerge il rischio di un aneurisma, con anche il consiglio di interrompere l’attività lavorativa: a quel punto non ho potuto fare altro che fermarmi, ringraziando la società Basket Torino che mi è sempre vicina".

Fortunatamente, ulteriori esami hanno dato esito negativo: "Ho deciso di rivolgermi anche all’ospedale Sant’Orsola di Bologna perché, in caso di operazione, la sede sarebbe stata più comoda per mia moglie che vive a Trieste: i successivi esami hanno però escluso qualunque tipo di problema che pareva emerso in precedenza. Risultato: sono sano come un pesce e avrei potuto tornare a lavorare il giorno stesso".

L'allenatore triestino non sembra però intenzionato a tornare nel basket da allenatore: "Ho già fatto il corso da direttore sportivo: quella è la sola alternativa che valuterei, a Torino o altrove".


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