Appalti pilotati nelle Marche, indagato anche il presidente dell'Apu Pedone
Dopo le indagini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, nel fascicolo aperto dal pm di Ancona, Andrea Laurino, riguardante casi di appalti pilotati per influenzare gare pubbliche relative a servizi di pulizie nelle aziende sanitarie di tutta la regione Marche, apparirebbe anche il nome del presidente dell’Apu Udine Alessandro Pedone, assieme a quelli degli altri indagati. I reati dei quali sono stati caricati gli indagati, una decina questi tra i quali vengono messi in rilievo il direttore generale dell’Asur Alessandro Marini e il sindaco di Castelplanio Fabio Badiali, riguardano corruzione, tentato abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti. Tale organizzazione avrebbe avuto inizio nel 2015 con la costituzione di un gruppo d’affari che univa aziende private e funzionari pubblici attraverso alcuni intermediari. L’obiettivo era, appunto, pilotare gli appalti per le gare pubbliche, gare con bandi da 200 milioni, come quello delle pulizie nelle aziende sanitarie. Indagini sono state poi svolte anche nell’ambito di un bando relativo all’affidamento di un servizio di ristorazione scolastica a Jesi, nel quale figura Badiali come l’uomo che ha ricevuto una mazzetta da 1.000 euro, e l’affidamento del servizio antincendio nelle strutture ospedaliere a Fabriano, con Marini sempre sotto la lente di ingrandimento.
Alessandro Pedone, in quanto amministratore della società “Gruppo servizi associati SpA”, GSA in breve, in merito a questo coinvolgimento andrebbe a subire i necessari controlli delle unità del Nucleo di polizia della Guardia di Finanza, controlli mirati alla ricostruzione dell’organizzazione che sta alla base degli inserimenti illeciti nelle gare pubbliche. Pedone, in particolare, sarebbe accusato di turbativa degli incanti pubblici.