Destro a giro di Rizzo e palla in buca d’angolo. Così si concludeva Spal-Udinese, match della seconda giornata di campionato. Era il 27 agosto 2017 e già si intravedevano vistose crepe nel muro della gestione di Luigi Delneri. Quegli scricchiolii con il tempo sono diventati falle irreparabili anche per la mano esperta dell’allenatore friulano. Lentamente, l’avvio di campionato che doveva garantire preziosi punti salvezza si è rivelato il più clamoroso dei boomerang per il tecnico bianconero, segnandone il destino.

Un girone dopo, ben cinque mesi dopo la gara di Ferrara, le prospettive sono cambiate drasticamente. L’Udinese è in piena risalita con una striscia di cinque successi consecutivi interrotta solamente dal pari contro il Chievo Verona. E l’Europa è più vicina che mai. Era da diverse stagioni che la qualificazione ad una manifestazione continentale non appariva un miraggio. Già questo basterebbe ad indicare lo stato psicofisico in cui si trovano i friulani, più che mai determinati ad accontentare la richiesta del Paron Pozzo: conquistare un posto in Europa League. Antonin Barak e Kevin Lasagna si sono rivelati acquisti azzeccati e determinanti per la marcia trionfale della nuova banda capitanata da Mister Massimo Oddo. Con contropiedi ben orchestrati ed una buona manovra collettiva, l’Udinese è tornata a volare.

Dopo una partenza sprint, invece, la Spal è planata tristemente verso il basso. La situazione è più che mai complessa per gli uomini di Leonardo Semplici, sprofondati in zona retrocessione. La recente sconfitta contro la Lazio ha evidenziato lacune difensive piuttosto preoccupanti, con marcature spesso saltate e sbandate vistose. Il gioco c’è ed è un punto di forza nei momenti di difficoltà. Anche contro la squadra di Inzaghi gli emiliani non hanno smesso di proporre il loro tipo di calcio. Tuttavia, il momento è veramente negativo ed il 5-2 interno non aiuta.

La vera domanda è: basterà la semplice organizzazione di gioco a ribaltare l’inerzia? La sfida allo stadio Friuli diventa importante per rispondere al quesito.  Eppure, le motivazioni non mancano nemmeno ai bianconeri, data l’importanza di un posto in Europa. Oddo vuole dimostrare una volta di più di avere la squadra sotto controllo e di non soffrire il peso del pronostico in partite simili. Gare del genere hanno spesso creato problemi all’Udinese. Vincere sarebbe un ulteriore segnale di crescita. Dunque la sfida è anche questo: la voglia di emergere dei friulani contro la disperazione di chi ha un piede nel baratro degli emiliani. Chi la spunterà?

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 16 gennaio 2018 alle 08:00
Autore: Federico Mariani
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