Una volta venivano chiamati i conti della serva, si faceva una lista di cose che erano necessarie da comprare, si vedeva quanti soldi c'erano a disposizione e solamente dopo si procedeva all'acquisto.

Quello che non si riusciva a prendere, si programmava di comprarlo più avanti mettendo via un po di soldi al mese. Un po come stanno facendo ancora adesso molti italiani, chi mette da parte qualche euro al mese per una vacanza, chi per un viaggio, chi per una moto, un mobile, un cellulare oppure un semplice paio di scarpe.

Insomma quello che non è possibile ottenere ora lo avremo dopo alcuni mesi di sacrificio facendo come le formichine.

Sapendo delle poche disponibilità finanziarie dell'Udinese, la famosa frase “no son bes”  è ancora rimasta impressa nella memoria di tutti, sapendo che il badget è limitato, che non ci sono le stesse disponibilità del Watford, che prima si vende e poi si compra, che c'è una grande concorrenza, che è meglio un over 30 svincolato piuttosto che un ventenne italiano, ci chiediamo se l'Udinese stia utilizzando lo stesso metodo di risparmio per poter acquistare nel prossimo mercato estivo quell'attaccante che da troppo tempo manca e che stiamo aspettando come il messia, colui che ci libererà da tutti i mali del gol e ci riporterà nell'alto dei cieli.

Si insomma, se lo hanno già individuato, se lo hanno scelto, se è piaciuto, perché solo dopo questo momento bisogna decidere quale somma destinare mensilmente per raggiungere il totale necessario all'acquisto, e bisogna fare in fretta perché ormai mancano pochi mesi.

O forse anche per il prossimo anno la punta arriverà per quello dopo?

 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 15 marzo 2018 alle 17:55
Autore: Paolo Minotti
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