Quindici giorni all'avvio della nuova stagione, colpi piazzati sul mercato dall'Udinese zero. Si è vero è stato preso il ventunenne terzino destro olandese Hidde ter Avest, ragazzo promettente e di prospetto, ma non è certo quello che i tifosi si aspettano. A tener banco sono le possibili operazioni in uscita e se alcune sono viste di buon occhio, De Paul, Jankto Widmer, Danilo, Bizzarri e Maxi Lopez, altre proprio no. Lasagna e Meret sono da tutti considerati le basi sulle quali ricostruire il futuro dell'Udinese, il timore invece è che possano diventare il colpo di mercato di qualcun altro.

Inaccettabile. Anche se è difficile di fronte a certe offerte poter rinunciare l'Udinese, se vuole dare il segnale a tutto l'ambiente che il cambiamento è davvero in atto, deve dimostrare di saper resistere alla tentazione di cedere i suoi pezzi migliori.

Invece ecco il solito De Laurentiis piombare sui migliori gioielli esposti in vetrina, fare l'offerta e portarseli via. Un'usanza abituale quella del presidente del Napoli, ma questa volta Pozzo deve saper dir di no, deve saper dire “caro Dela ci fa piacere che ti piaccia il nostro gioiellino Alex Meret e la tua offerta, come al solito, ci ingolosisce molto, ma questa volta non se ne fa niente”.

E poi diciamocelo, i giocatori bianconeri andati al Napoli, a parte migliorare la loro condizione economica, senza alcun dubbio importante, non hanno mai vinto una cippa. Forse qualcuno la coppa Italia, ma andare a controllare per averne la certezza non è poi che ce ne importi.

Quello che è importante invece è costruire un'Udinese forte, capace di stupire come in passato e di far valere quel dodicesimo uomo in campo che è lo stadio Friuli, animato dagli splendidi tifosi bianconeri, ritornando a competere per le alte posizioni di classifica, magari proprio contro il Napoli. Alla faccia di De Laurentiis.

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 21 giugno 2018 alle 11:29
Autore: Paolo Minotti
vedi letture
Print