Guai in vista per la famiglia Pozzo. Infatti, è notizia recente l’accusa di evasione fiscale mossa dalla Procura di Udine al Paròn Giampaolo ed alla moglia Giuliana Linda. La Guardia di finanza ha ipotizzato la mancata dichiarazione di quasi 19 milioni di euro, in un periodo di otto anni.  9 di questi milioni hanno rilevanza penale ed amministrativa, arrivando ad un’imposta evasa di 3,6 milioni. Per ora i diretti interessati si limitano a non commentare, mentre la difesa respinge ogni accusa. La consorte del proprietario dell’Udinese vede vicina l’archiviazione della sua posizione, per via dell’impossibilità di reperire le somme relative ai conti correnti aperti nel Principato di Monaco.

Tuttavia l’indagine, che dal 2014 aveva messo nel mirino la coppia, prende sempre più forma e consistenza. Già allora si discuteva della fittizietà della residenza estera e per il mancato assolvimento degli obblighi dichiarativi in Italia. La Spagna risultava il luogo in cui vivevano i coniugi Pozzo dal 2004. Tuttavia, stando alle ultime indiscrezioni, ci sarebbero prove che testimonierebbero “un reale ed effettivo radicamento in Italia della residenza fiscale”.

Ma i problemi fiscali dei Pozzo hanno una ricaduta anche sulle squadre di calcio. Trema il Watford. Infatti, secondo il Telegraph, esisterebbero testimonianze della presentazione di documenti bancari falsi al momento del passaggio del club inglese dalle mani di Giampaolo a quelle del figlio Gino. E l’Udinese? La società friulana risulta caratterizzata da un assetto particolare: Pozzo non risulta ufficialmente il proprietario, ma il capitale risulta quasi a tutti gli effetti detenuto da “Gesapar sa”. Di cosa si tratta? E’ una società nata nel 1998 in Lussemburgo, sotto forma di holding, con soci rappresentati da due off-shore di diritto anglosassone e sede nel paradiso fiscale di Panama. Le quote di Giampaolo Pozzo risultano pari allo 0,54%, mentre quelle del figlio Gino ammontano allo 0,03%. Ed il rimanente? Secondo le Fiamme Gialle, i soggetti ignoti non sarebbero altro che una sorta di copertura fatta dagli stessi Pozzo per nascondere l’effettiva proprietà. Sorte simile per la “Fiveneta sa”, altra società costituita nel 1996 in Lussemburgo con capitale sociale di 90 milioni di vecchie lire, ripartito tra Gianpaolo e Linda, e fusa per incorporazione nel 2001 nella Gesapar. Come se non bastasse ci sono riferimenti a possibili pagamenti in nero fatti a giocatori e componenti dello staff dell’Udinese. La situazione è tutt’altro che rosea dunque.
 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 25 ottobre 2016 alle 14:00
Autore: Federico Mariani
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