Sorteggio complicato per l'Italia. Forse, il più complicato possibile. Perché gli azzurri di Ventura dovranno confrontarsi con la Svezia, nello spareggio valido per la qualificazione a Russia 2018. A livello di blasone, la nazionale di Stoccolma era di certo la più pericolosa delle quattro sfidanti possibili. Per certi aspetti, soprattutto ambientali, la Grecia sarebbe stata forse più ostica. Ma c'è la Svezia e con i Blagult dovremo confrontarci. Senza lo spauracchio principale: al netto del ritiro dalla nazionale, Zlatan Ibrahimovic non potrebbe comunque scendere in campo, visto l'infortunio che lo restituirà al calcio soltanto a fine 2017.

Il commissario tecnico -
Cinquantacinque anni, nato a Halmstad, Jan Olof Andersson è subentrato a Erik Hamrén dopo l'avventura a Francia 2016. Nel 2015 ha portato il Norrköping alla vittoria dell'Allsvenskan, per la prima volta dal 1987. In carriera ha calcato i campi delle serie minori svedesi, da allenatore predica un calcio semplice, tipicamente nordico: 4-4-2 in linea, sulla carta un modulo che non dovrebbe creare problemi tattici al 4-2-4 di Ventura.

Il girone -
L'urna non era stata favorevole per la Svezia: nel girone A la grande favorita era la Francia, che infatti ha dominato il raggruppamento senza troppe difficoltà. Alle spalle dei Bleus, la storia avrebbe detto Olanda, ma gli oranje hanno completato la propria crisi generazionale fallendo l'obiettivo. Ne ha approfittato la nazionale di Andersson, chiudendo a 19 punti proprio come i Tulipani, ma con una differenza reti migliore. A proposito: non aspettiamo un avversario abbarbicato in difesa. Con 26 gol realizzati e 9 subiti, la Svezia è stata una delle selezioni più prolifiche nel percorso di qualificazione.

La rosa -
Senza Ibra, il ruolo di goleador se lo contendono Marcus Berg e John Guidetti. La fantasia, però, è divisa tra il vecchio (Ola Toivonen) e il nuovo che avanza, rappresentato da Emil Forsberg, stella del RB Lipsia. Difesa ovviamente molto ben strutturata dal punto di vista fisico, guidata da una vecchia conoscenza del nostro calcio come Granqvist, ma con Victor Lindelöf come elemento di spicco. A proposito di "italiani": tra i convocati abituali figurano Filip Helander ed Emil Krafth del Bologna, ma pure Marcus Rohdén del Crotone. E anche Albin Elkdal conosce benissimo il nostro calcio.

La formazione tipo - 
(4-4-2): Olsen; Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Johansson, Larsson, Forsberg; Berg, Toivonen.

I precedenti -
Bilancio nel complesso favorevole all'Italia: in 23 partite, gli azzurri hanno trionfato in 11 occasioni, a fronte dei 6 pareggi e delle 6 vittorie svedesi. L'ultima sconfitta italiana in una gara che conta risale però alla fase a gironi delle qualificazioni per Euro 1988: 1-0 in Svezia, al ritorno fu però 2-1 per l'Italia. Un altro precedente? Il "biscotto" del 2-2. Da vendicare, a questo punto.

Sezione: Notizie / Data: Mar 17 ottobre 2017 alle 18:00
Autore: Redazione TuttoUdinese
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