Cellulari squillanti, frasi a metà, bisbigli. Archiviato il Mondiale russo, torna in auge il calciomercato in tutte le sue sfaccettature. Ogni squadra convive con le voci di imminenti acquisti o cessioni, con buona pace dei nervi dei tifosi. Va detto che la rassegna iridata non ha pienamente coperto i movimenti svolti dalle società finora. Spicca ovviamente il divorzio del Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo dal Real Madrid per abbracciare la causa della Juventus, ma non è stato l’unico trasferimento degno di nota. In generale, tutte le società del campionato italiano hanno piazzato qualche colpo di entrata. Le big hanno lavorato in anticipo, cercando di fornire ai propri tecnici un’ossatura compatta e definita già all’inizio del ritiro. Le piccole, invece, potrebbero rifinire le proprie intelaiature sul finire di luglio.

Sarà un calciomercato diverso da quello degli ultimi anni. Colpa della decisione di anticipare il termine delle operazioni. La fine della sessione estiva è fissato al 17 agosto, due settimane prima del solito. Cosa cambia rispetto alla scorsa stagione? Tutto e niente. Per le formazioni più blasonate, la prassi di concludere le operazioni significative prima della metà di luglio non è cambiata. Anzi, forse, si è persino rafforzata questa tendenza. Basti osservare le operazioni più importanti della recente storia della Serie A. Diverso il discorso per i club privi di grandi risorse. Chi ha già un gruppo ben collaudato si tratta solamente di piazzare qualche ritocco, mentre chi ha necessità di modificare fortemente il proprio undici ideale diventa importante valutare come muoversi fra i vari titani, approfittando eventualmente degli esuberi provenienti dalle loro rose. È la nuova frontiera del calciomercato, condizionato a sua volta dai continui paletti del Fairplay finanziario. Anche per via di quest’ultimo elemento, si gioca spesso su un equilibrio generale, con le piccole società nel ruolo di pedine nello scacchiere delle big, abituali saccheggiatrici di talenti, pronte a farsi perdonare con scambi di giovani da sgrezzare ed allevare. Indubbiamente, non un bel vedere per i romantici del pallone. Tempi moderni, diranno in coro gli amanti del calcio attuale. In tutto ciò, non resta che godersi le fiammate di quest’ultimo rovente mese di mercato.

Sezione: Focus / Data: Mar 17 luglio 2018 alle 17:00
Autore: Federico Mariani
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