Classe 98, svedese di Kalmar, Svante Ingelsson mercoledì sera ha vissuto probabilmente una di quelle notti che difficilmente si scorderà. Mister Massimo Oddo infatti per la delicatissima sfida contro il Napoli al San Paolo decide di affidarsi alla linea verde, lanciando tantissimi giovani che fin ora non avevano avuto troppo spazio, tra questi ovviamente anche il numero 13 Ingelsson, il quale, nella ripresa realizza il suo primo gol in serie a, a 20 anni, oltre che il gol della speranza e del sogno di un miracolo per i bianconeri, visto che grazie a lui l'Udinese era riuscita a riportarsi in vantaggio, prima di venire schiacciata dalla prepotenza e dalla voglia scudetto del Napoli di Sarri.
La serata del San Paolo non è stata dunque da buttare via, perchè nonostante sia arrivata inesorabilmente la decima sconfittta consecutiva, a causa degli ennesimi gol subiti da corner, si è vista un'Udinese diversa, con il giusto piglio di chi deve sputare sangue in campo per salvarsi e a guidare la squadra non sono stati i vecchietti come Danilo e Nuytinck, ma i ragazzotti alle prime armi come Zampano, Balic ed Ingelsson, a dimostrazione del fatto che la forza di questa squadra e di questo gruppo è rappresentata proprio dalla voglia di gente come Ingelsson, che ha saputo aspettare il suo momento per mettersi in mostra, e ci è riuscito alla grande, con un gran gol in casa della seconda forza del campionato.
Prima di mettere a segno la sua prima perla in Serie A, Svante era stato gettato della mischia solo altre 6 volte in campionato e una in Coppa Italia, in cui tra l'altro segnò anche un gran gol contro il Perugia, lo svedese quindi più volte è rimasto a guardare dalla panchina le figuracce dei suoi compagni di squadra in questi ultimi due mesi bianconeri, adesso per salvarsi mister Oddo ha deciso di puntare anche su di lui, su un ragazzo serio e diligente, che ha saputo aspettare il suo momento e che quando è arrivato, ha saputo sfruttarlo al meglio, non solo con un gol, ma soprattutto sputando sangue e gettando il cuore oltre l'ostacolo per la maglia che indossava, cosa che molti suoi colleghi, da tempo, non sanno più cosa voglia dire.

Forza Svante, l'Udinese ha ancora bisogno di ragazzi come te.

Sezione: Focus / Data: Ven 20 aprile 2018 alle 16:00
Autore: Stefano Fabbro
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