Gino Pozzo è intervenuto anche alla tv della società per rispondere ad alcune domane: "Non sono preoccupato della contestazione ma delle sconfitte dell'Udinese. Quando si perdono dieci partite i tifosi non possono essere contenti, come non lo siamo noi. I tifosi hanno diritto di esprimere il loro dissenso ma non è produttivo entrare in questo tipo di polemica. Più che altro è importante capire che quando l'Udinese perde, perdiamo tutti assieme e quando si vince, vinciamo tutti assieme".

Cosa c'è che non va? Abbiamo già fatto analizzato quanto accaduto negli ultimi mesi, anche all'interno della società. Sappiamo dove agire. La colpa comunque non è imputabile ad una sola componente, non c'è un'unica causa che spieghi questo momento negativo.

Mercato? A gennaio eravamo settimi e pensavamo che la squadra così composta potesse competere ad alti livelli. Abbiamo ceduto dei giocatori che non erano dei titolari e che sono andati a cercare spazio altrove. La nostra azione a gennaio si è concentrata sul futuro, abbiamo fatto delle operazioni per rafforzare la squadra per la prossima stagione. Guardando poi com'è cambiato l'andamento della stagione possiamo dire che avremmo dovuto fare di più sul mercato, avremmo dovuto richiamare una maggiore attenzione di tutte le componenti rispetto a tutta una serie di elementi. Però questa analisi la abbiamo già fatta, ora non è opportuno approfondire tutto questo perchè tutti i nostri sforzi devono essere indirizzati a conquistare i punti necessari al mantenimento della categoria. A fine stagione sappiamo già che decisioni prendere per continuare su un certo percorso che a inizio gennaio ci aveva portato a competere per posti europei.

Allenatore? Il calcio è cambiato e all'Udinese serve un allenatore moderno in grado di portare nuove idee. Oddo è stato scelto proprio per queste caratteristiche. Vediamo che a livello europeo c'è una proposta calcistica diversa e noi dobbiamo poter andare avanti in quella direzione. In questo momento Oddo rischia come rischiamo tutti noi, dalla società ai giocatori. La responsabilità è di tutti, siamo tutti sulla stessa barca.

Troppo marketing? Per poter godere di uno spettacolo di alto livello in campo, tutte le componenti devono essere di alto livello. La società vuole raggiungere grandi risultati in ogni ambito. Quello che il tifoso percepisce è il risultato del campo, ma dietro deve capire che è indispensabile che ci sia una grande organizzazione. Non si può fare una colpa se la società si impegna affinchè tutto il contorno sia di alto livello, anzi questo è il presupposto per raggiungere grandi risultati-

Crotone? Dobbiamo essere tutti a supporto della squadra che domenica deve entrare in campo e dare tutto per raggiungere un risultato. La parole oggi stanno a zero. Domenica è fondamentale e non ci possono essere scuse. Le dieci sconfitte vanno messe da parte, dobbiamo pensare a correggere gli errori".

Sezione: Focus / Data: Ven 20 aprile 2018 alle 00:45
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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