Lunga intervista concessa da Ali Adnan al portale football-italia.net. L'esterno iracheno ha parlato della sua vita,della sua carriera e della sua storia ma  anche del rapporto avuto con gli allenatori in quel di Udine. Queste alcune delle sue parole:

“Colantuono è uno degli allenatori più intelligenti con cui abbia mai lavorato. A livello personale gli devo moltissimo per aver riposto in me la sua fiducia fin dall’inizio della mia avventura in Italia. Il mio debutto in Serie A è stato un momento speciale, vincere la mia prima partita contro la Juve, a casa loro, è stato incredibile. Giocare in Turchia è più facile che giocare in Italia. Qui devi intensificare la tua tattica di gioco se vuoi avere successo. Nessuno, me compreso, si aspettava che giocassi così presto qui”.

"Dopo l’addio di Colantuono ho comunque giocato molto, sia con Luigi De Canio che con Giuseppe Iachini, ma quando arrivò Del Neri cambiò tutto. Decise che non avevo le qualità per giocare nella sua squadra - ricorda Adnan - Questo non mi ha fermato dal continuare ad allenarmi e rincorrere i miei obiettivi. Mi allenavo il più duramente possibile nella speranza di dimostrare a Del Neri di essere uno dei migliori giocatori che aveva. Sfortunatamente, tutti i miei sforzi non bastarono a convincerlo. Stavo sempre in panchina e fu il periodo più duro della mia carriera”.

“Penso che tutti, nella mia sitauzione, avrebbero lasciato perdere, ma grazie a Dio io non lo feci, anche grazie all'arrivo di Massimo Oddo. Con il suo arrivo tutto è cambiato, non solo per me, ma per tutta la squadra. Ha trasformato il nostro modo di giocare e ha incrementato le nostre performance, visto che abbiamo ottenuto grandi risultati dal suo arrivo. Con Oddo ho ricominciato a giocare da titolare, ho riguadagnato fiducia in me stesso e forza sul campo, che mi hanno permesso di giocare le migliori partite da quando sono qui”.

Sezione: Focus / Data: Gio 15 marzo 2018 alle 10:00
Autore: Jessy Specogna
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